Politica – Rimini – Giorgia Meloni al congresso nazionale della Cgil – Salita sul palco, un gruppo di minoranza ha intonato Bella Ciao – Fischi dalla folla al suo arrivo, la premier: “Da quando avevo 16 anni che mi sento fischiata ma non mi spaventa”
Rimini – “Se il contesto è difficile non mi sottraggo, sono qui in segno di rispetto per il sindacato. E’ da quando ho 16 anni che la gente mi fischia, ma questo non mi spaventa”. Giorgia Meloni al congresso nazionale Cgil al Palacongressi di Rimini. Un gruppo di delegati ha intonato in coro Bella ciao quando la premier è salita sul palco per il suo intervento.
Rimini – Giorgia Meloni al congresso della Cgil
Durante il congresso, la premier ha affrontato i temi del salario minimo, della riforma fiscale, delle misure di sostegno al reddito, della povertà, dell’evasione delle tasse. Ma ha iniziato il discorso con queste parole: “E’ da ben 27 anni il capo del governo non è presente a questo congresso – ha sottolineato Giorgia Meloni -. Con questa presenza, con questo confronto, questo dibattito, possiamo autenticamente celebrare l’unità nazionale. La contrapposizione è positiva, ha un ruolo educativo, l’unità è un’altra cosa, è un interesse superiore, è il comune destino che dà un senso alla contrapposizione”.
“Ringrazio il presidente Landini e la Cgil per l’invito – ha detto la premier il suo intervento sul palco -. Ma ringrazio anche chi mi contesta con slogan efficaci. Ho visto ‘pensati sgradita’: non sapevo che Chiara Ferragni fosse una metalmeccanica”, ha sottolineato.
“Non ho voluto rinunciare a questo appuntamento in segno di rispetto del sindacato che è tra le più antiche organizzazione del lavoro in Italia – ha ribadito -. Questo congresso è un esercizio di democrazia e partecipazione che non può lasciare indifferente chi ha responsabilità decisionali e chi come me sa quanto questi eventi tengano vive queste dinamiche”, ha sottolineato Meloni.
La sua presenza a un congresso nazionale di sinistra ha fatto parlare e al suo arrivo sono volati fischi tra i presenti. “Non mi sottraggo a un contesto sapendo che è un contesto difficile. Non mi spaventa. La ragione per cui ho deciso di essere qui è più profonda. Oggi è il 17 marzo e si celebra la nascita statutaria della nostra nazione – ha sottolineato -. Mi sento fischiata da quando ho 16 anni. Potrei dire che sono cavaliere al merito su questo”.
Congresso nazionale della CGIL.
Il mio intervento in diretta. https://t.co/u9nEmYWQ4B— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 17, 2023
Meloni commenta la decisione sul reddito di cittadinanza.
“Il segretario Landini, nella sua relazione, si è chiesto cosa ci abbiano fatto i poveri, visto che abbiamo modificato il reddito di cittadinanza. I poveri non ci hanno fatto niente ed è per questo che abbiamo voluto farli uscire da quella condizione e l’unico modo per farlo è dargli un lavoro. Anche per il M5s – ha proseguito Meloni – il reddito di cittadinanza non era un vitalizio, ma uno strumento transitorio. Dopo 3 anni la condizione di chi lo ha percepito non è migliorata. Vi domando: un ragazzo di 30 anni che ha percepito il reddito e che non ha migliorato la propria condizione, a 33 anni è meno povero? Vogliamo tutelare chi non è in grado di lavorare, chi ha perso il lavoro, gli invalidi ecc. ma per chi può lavorare la soluzione è creare posti di lavoro, inserire queste persone in corsi di formazione anche retribuiti. La povertà non si abolisce per decreto”.
Rimini – Giorgia Meloni al congresso della Cgil
La premier ricorda l’assalto degli esponenti di estrema destra alla sede Cgil a due anni di distanza. “Quel attacco è stato inaccettabile. Credevamo che il tempo della contrapposizione ideologica feroce fosse alle nostre spalle e invece in questi mesi, purtroppo, mi pare che siano sempre più frequenti segnali di ritorno alla violenza politica”.
“Per far crescere l’occupazione bisogna far ripartire l’economia, liberare le energie migliori dell’Italia. È la base della riforma fiscale che il Cdm ha approvato ieri con un legge delega, frettolosamente bocciata da alcuni”, ha dichiarato Meloni nel suo intervento.
Infine, una sorte di appello ai presenti: “Rivendicate le vostre istanze nel confronto col governo. A volte saremo d’accordo, altre no, ma troverete ascolto senza pregiudizi. È uno degli impegni che mi sono presa con gli italiani e che intendo portare avanti. Su molte cose si può trovare condivisione, su altre è più difficile, ma ciò non significa non tentare il confronto. Io non considero finito il confronto tra sindacato e governo, io lo considero produttivo anche quando non siamo d’accordo. Bisogna avere l’umiltà di non partire dal pregiudizio e io non parto perché banalmente aspiro a rappresentare”.
17 marzo, 2023
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