Tra i tanti tipi di finanziamenti richiesti in Italia ci sono sicuramente i mutui. “Investi nel mattone,” si diceva una volta. Il mattone era il bene per eccellenza, l’investimento per generazioni e generazioni. Questo, quando il mercato immobiliare italiano era davvero in una fase di boom. La situazione è drasticamente cambiata negli ultimi anni. Non solo i tassi di interesse per i mutui sono quelli più in rapida crescita, ma il mercato immobiliare ha subito frenate e brusche impennate. Però, gli italiani continuano ad investire nel mattone e a chiedere prestiti per farlo.
Purtroppo, la richiesta di un finanziamento a un istituto di credito non è un processo semplice, dato che richiede garanzie e controlli personali, come la propria situazione finanziaria passata e presente. Uno dei tanti controlli è quello del CRIF, anche se è possibile evadere con altri tipi di crediti confrontando qui le tue opzioni.
Cos’è e come funziona il CRIF
Letteralmente, si tratta della Centrale Rischi Finanziari, cioè una banca di dati che raccoglie le informazioni sui consumatori italiani raccolte attraverso i sistemi di informazioni creditizie (SIC). Le informazioni di tipo finanziario sono a disposizione degli istituti di credito che possono controllare nomi sia di cittadini privati che di imprese. Entrare negli elenchi del CRIF (e quindi diventare un cattivo pagatore) è relativamente semplice: basta non pagare le rate di un prestito o pagare in ritardo.
Prima di confermare un credito, gli istituti come le banche spesso controllano gli elenchi del CRIF per verificare l’affidabilità del richiedente. Proprio come una classifica a punti, è possibile salire o scendere di posizione nell’elenco, pagando le rate arretrate o diventando puntuali. Ovviamente i mutui rientrano nella categoria di crediti che vengono inclusi nel CRIF ma rimediare è facile, per poter investire nel mattone in sicurezza.
Il mercato immobiliare attuale
Secondo i dati di Confcommercio, il numero di compravendite è aumentato negli ultimi due anni, trainate soprattutto dalle agevolazioni per i giovani con meno di 36 anni. Sono aumentate anche le abitazioni in affitto in Italia, di ben il 6%, e le domande delle abitazioni per vacanza. In quest’ultimo caso, le compravendite sono cresciute del 41% con gli italiani che scelgono le case al mare, in montagna e, infine, sui laghi.
Le previsioni degli esperti del settore per il futuro sono rosee. Tanto che il 73% ritiene che i prezzi saranno stabili, mentre solo il 20% prevede che aumenteranno. Che sia al mare o in montagna, il mattone continua ad essere un investimento valido.
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