Negli ultimi due anni, il mondo del lavoro è completamente cambiato. Non solo nel mondo, ma anche in Italia e nei territori locali come quello di Andria. La pandemia ha lanciato il lavoro da remoto e i modelli ibridi, con i dipendenti che si dividono tra ufficio e casa. Sono anche aumentate le startup innovative in tutto il paese, soprattutto quelle che si dedicano ai servizi per le imprese, alle comunicazioni e al commercio.
I dati sulla disoccupazione in Italia
Però, se ci sono elementi che cambiano, ci sono anche dettagli che rimangono sempre gli stessi. In particolare in Italia, dove la piaga della disoccupazione spinge molti cittadini a trovare nuove opportunità all’estero o a rivolgersi agli istituti di credito per sapere chi può ottenere un prestito personale e se davvero richiedere un finanziamento conviene.
Infatti, se i prestiti personali sono un’incertezza per alcuni cittadini, l’Istat ha recentemente annunciato gli ultimi dati sulla disoccupazione in Italia. A gennaio del 2023, il tasso di disoccupazione è cresciuto di oltre il 7%, una vera doccia fredda per l’inizio di un nuovo anno mentre quella giovanile vola ed è cresciuto addirittura del 23%. Il tasso di inattività è arrivato al 33% mentre sono soprattutto le donne italiane a cercare lavoro, ma senza fortuna. Dopo il primo mese del 2023, il tasso di occupazione italiano si attesta al 60%, confermando che gran parte della popolazione fa fatica ad arrivare a fine mese.
Come si diventa cattivi pagatori
Per questo, molti cittadini si rivolgono agli istituti di credito nella speranza di ottenere un finanziamento per spese improvvise, emergenze o per le spese di ogni giorno. Però, l’aumento dei tassi di interesse dei prestiti (e specialmente dei mutui) potrebbe sfavorire i consumatori, a volte tanto da farli rientrare nelle liste dei cattivi pagatori. Entrare a far parte di questi elenchi (dei Sistemi di informazioni creditizie SIC) è relativamente facile: basta non pagare le rate del proprio prestito puntualmente. Più si ritarda nei pagamenti, più la situazione peggiora.
Il rischio per molti cittadini è di non poter più chiedere un prestito. Per questo, molti esperti del settore consigliano di fare una simulazione prima di fare una richiesta di finanziamento in modo da poter valutare tutte le opzioni. I prestiti personali non sono la scelta giusta per tutti, ma gli effetti della disoccupazione sono innegabili. La buona notizia è che il mondo del lavoro è in continuo e rapido cambiamento così come lo è quello della finanza. E le alternative non mancano, come prova il fenomeno (in crescita) della gig economy, l’economia dei lavoretti.
venerdì 17 Marzo 2023
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